Messaggio Video di Padre Angelo Epis
Messaggio di Don Federico
Dal libro dei Numeri cap.13 e del Deuteronomio cap.1
Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan e disse loro: «Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana e osserverete che paese sia, che popolo l’abiti, se forte o debole, se poco o molto numeroso; come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita,
se siano accampamenti o luoghi fortificati; come sia il terreno, se fertile o sterile, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e portate frutti del paese»
Ma voi non voleste entrarvi e vi ribellaste all’ordine del Signore vostro Dio; mormoraste nelle vostre tende e diceste: Il Signore ci odia, per questo ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto per darci in mano agli Amorrei e per distruggerci. Dove possiamo andare noi? I nostri fratelli ci hanno
scoraggiati dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi; le città sono
grandi e fortificate fino al cielo; abbiamo visto là perfino dei figli degli Anakiti. Allora dissi a voi: Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. Il Signore stesso vostro Dio, che vi precede, combatterà per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto e come ha fatto nel deserto,
dove hai visto come il Signore tuo Dio ti ha portato, come un uomo porta il
proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati qui. Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore vostro Dio
Dai
«Discorsi» di san Leone Magno, papa
Colui che vuole onorare veramente la passione del Signore deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in modo da riconoscere nella sua carne la propria carne.
Tremi la creatura di fronte al supplizio del suo Redentore. Si spezzino le pietre dei cuori infedeli, ed escano fuori travolgendo ogni ostacolo coloro che giacevano nella tomba. Appaiano anche ora nella città santa, cioè nella Chiesa di Dio, i segni della futura risurrezione e, ciò che un giorno deve verificarsi
nei corpi, si compia ora nei cuori.
A nessuno, anche se debole e inerme, è negata la vittoria della croce, e non v’è uomo al quale non rechi soccorso la mediazione di Cristo. Se giovò a molti che infierivano contro di lui, quanto maggiore beneficio apporterà a coloro che a lui si rivolgono!…
Il popolo cristiano è invitato alle ricchezze del paradiso. Per tutti i battezzati si apre il passaggio per il ritorno alla patria perduta, a meno che qualcuno non voglia precludersi da se stesso quella via, che pure si aprì alla fede del ladrone.
Procuriamo che le attività della vita presente non creino in noi o troppa ansietà o troppa presunzione sino al punto da annullare l’impegno di conformarci al nostro Redentore, nell’imitazione dei suoi esempi. Nulla infatti egli fece o soffrì se non per la nostra salvezza, perché la virtù, che era nel Capo, fosse posseduta anche dal Corpo.
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Proprio perché questa nostra natura doveva essere risanata dalle antiche ferite e purificata dalla feccia del peccato, l’Unigenito Figlio di Dio si fece anche Figlio dell’uomo e riunì in sé autentica natura umana e pienezza di divinità.
È cosa nostra ciò che giacque esanime nel sepolcro, che è risorto il terzo giorno, che è salito al di sopra di tutte le altezze alla destra della maestà del Padre. Ne segue che se camminiamo sulla via dei suoi comandamenti e non ci vergogniamo di confessare quello che nell’umiltà della carne egli ha operato per
la nostra salvezza, anche noi saremo partecipi della sua gloria.
Si adempirà allora sicuramente ciò che egli ha annunziato: «Chiunque mi riconoscerà davanti
agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio, che è nei cieli» (Mt 10, 32).
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INTENZIONE PER LA NOVENA
1• giorno: in questa giornata faremo il possibile per essere vicini ad una persona bisognosa: faremo una preghiera, se possibile una telefonata o cercheremo di parlarne bene in famiglia! Buona novena!