72° Giornata del ringraziamento

Diffuso dalla Conferenza Episcopale Italiana
il Messaggio per la 72^ Giornata Nazionale del Ringraziamento,
che si celebrerà il 6 novembre 2022.
Questo il tema scelto:

«“Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto” (Am 9,14).
Custodia del creato, legalità, agromafie».

 

La terra è creata ed affidata all’umanità come un giardino: l’immagine biblica esprime la bellezza del creato e suggerisce il compito degli uomini di esserne i custodi e i coltivatori, con la responsabilità di trasmetterlo alle generazioni future.

L’alleanza di Dio con il suo popolo si manifesta nel dono di una terra «dove scorrono latte e miele», nei confronti della quale Israele conserva sempre la memoria che la prosperità viene dall’Altissimo, e a Lui ogni anno va presentata con gratitudine ogni primizia, condividendo la gioia per i beni ricevuti con chi non ha una sua proprietà, ossia con il levita e con il forestiero.

L’esperienza del peccato incrina la relazione all’interno dell’umanità e con la casa comune del creato: la Scrittura non manca di denunciare chi calpesta la dignità dell’altro, attraverso un uso ed un commercio iniquo di beni che sono invece destinati a tutti.

In modo particolare è il profeta Amos che denuncia questa situazione: mercanti disonesti falsano le bilance e ingannano sulle unità di misura, per fare guadagni iniqui a svantaggio di chi lavora con onestà e dei poveri.

Riescono persino a vendere lo scarto del grano!

Il profeta si scaglia contro questa cultura di un profitto iniquo, che nega la dignità delle persone più umili, giungendo a «comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali» (Am 8,6).

Alle parole severe di denuncia si associano anche quelle che annunciano una rinnovata prosperità che scaturirà dalla fedeltà alla Parola di Dio…

L’ingiustizia che ha devastato il lavoro dell’uomo e ne ha calpestato la dignità è destinata ad essere sconfitta: laddove si custodisce il legame con il Creatore, l’uomo mantiene viva la sua vocazione di custode del fratello e della casa comune.

La relazione tra cura del creato e giustizia è fondamentale, perché quando viene meno l’uomo violenta la natura e non promuove il lavoro del fratello.

L’enciclica Laudato sì ha affermato:

«Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un’analisi del funzionamento della società, della sua economia, del suo comportamento, dei suoi modi di comprendere la realtà (…). Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale»
(LS 139)

 

L’impegno di tutti

La Chiesa continua a denunciare le forme di corruzione mafiosa e di sfruttamento dei poveri e vuole mantenere le mani libere da legami con i poteri di agromafie invasive e distruttive… incoraggia e sostiene tutte le aziende agricole esemplari nella legalità.

Una testimonianza così preziosa vale tantissimo: arricchisce il tessuto relazionale di un territorio e forma coscienze libere.

Non ha prezzo un’economia che si alimenta di giustizia e trasparenza.

Alle imprese che promuovono lavoro e ambiente va il nostro grazie perché mostrano che è possibile un modello di agricoltura sostenibile.

Vediamo anche quante belle esperienze di cooperazione sono garanzia di inclusione sociale!

Assume, infine, sempre più rilevanza la responsabilità dei consumatori nel premiare con l’acquisto di prodotti di aziende agricole che operano rispettando la qualità sociale e ambientale del lavoro.

«Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico»
(LS 206)

afferma il magistero sociale della Chiesa.

Occorre ricordare che abbiamo una responsabilità nello stile di vita che adottiamo anche quando compriamo i prodotti agricoli.

Possiamo diventare protagonisti di un’economia giusta o rafforzare strutture di peccato.

Davvero oggi il mondo agricolo vive una scelta tra «la vita e il bene, la morte e il male» (Dt 30, 15): ne va, oltre che dell’esistenza personale di uomini e donne, anche della vita sociale, economica ed ambientale del Paese.

Un impegno per tutti.

(Dal Messaggio dei Vescovi
per la 72° Giornata del ringraziamento)

 

 

 

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