Un viaggio di fede e amicizia: quando l’incontro cambia le vite.
di p. Antonio Bettoni
Il gemellaggio tra i giovani delle parrocchie della Val del Riso e le comunità di Bianco e Pardesca è stato molto più di un semplice viaggio: è stata un’esperienza indimenticabile, carica di emozioni, incontri e nuove scoperte che ci hanno arricchito profondamente.
Questo percorso è nato dal desiderio di rilanciare la pastorale giovanile e oratoriale, con l’intento di riscoprire la bellezza dell’incontro e della condivisione, mettendo al centro la fede e il desiderio di crescere insieme, superando i confini geografici e mentali.
Quando abbiamo deciso di partire, eravamo consapevoli che questo gemellaggio rappresentava una sfida, ma anche una straordinaria opportunità.
Il lungo viaggio con il nostro straordinario pulmino, che ci ha condotto dalle montagne della Val del Riso fino alle coste della Calabria, è stato un simbolo di questo nostro impegno.
Nonostante la fatica del tragitto, la gioia di stare insieme e l’attesa per ciò che ci attendeva hanno reso ogni chilometro un’occasione per rafforzare i legami e preparare i cuori a nuove esperienze.
Una volta arrivati, l’accoglienza che ci è stata riservata dalle parrocchie di Bianco e Pardesca è stata semplicemente straordinaria.
Sentirsi accolti con tanto calore e affetto ci ha fatto immediatamente capire che questo gemellaggio era necessario.
Partecipare alla Novena della Madonna di Pugliano insieme alla comunità locale è stato un momento di profonda comunione spirituale.
Ci siamo immersi nelle tradizioni religiose del luogo, sentendoci parte di una grande famiglia che ci ha aperto le sue porte e i suoi cuori.
L’ospitalità che abbiamo ricevuto nelle stanze della parrocchia di Pardesca ha reso evidente quanto fosse forte il legame che si stava creando.
Non eravamo semplici ospiti, ma amici che condividevano momenti di vita, preghiera e riflessione.
Questo gemellaggio ci ha permesso di capire che, nonostante le differenze culturali e le distanze, le sfide che affrontiamo come giovani cristiani sono le stesse, e che solo attraverso la condivisione possiamo trovare le risposte e le soluzioni che cerchiamo.
Ma il gemellaggio non è stato solo preghiera e riflessione.
Abbiamo avuto l’opportunità di vivere momenti di svago e scoperta che ci hanno permesso di apprezzare le bellezze naturali e storiche del Sud Italia.
I bagni nel mare cristallino della Calabria sono stati una pausa rigenerante, che ci ha ricaricato di energia e buonumore.
Abbiamo anche avuto il privilegio di visitare la magnifica Valle dei Templi di Agrigento, un luogo di straordinaria bellezza e ricco di storia, che ci ha fatto riflettere sulla grandezza del nostro patrimonio culturale e spirituale.
Un altro momento speciale è stato l’incontro con una famiglia Torrente (di Gorno, ma con radici siciliane) che ci ha accolto nella loro casa, facendoci sentire parte della loro quotidianità e offrendoci un esempio concreto di ospitalità e generosità.
Questo ci ha permesso di vivere un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa, e di conoscere la Sicilia da una prospettiva unica e privilegiata.
Durante il viaggio di ritorno, ci siamo fermati al Santuario della Madonna di Tindari, un luogo di profonda spiritualità che ci ha offerto l’opportunità di raccoglierci in preghiera e riflettere su tutto ciò che avevamo vissuto.
Abbiamo anche reso omaggio al Monumento della strage di Capaci, un luogo che ci ha ricordato l’importanza della memoria e del sacrificio di chi ha lottato per un futuro migliore.
È stato un momento di raccoglimento e riflessione che ha aggiunto ulteriore profondità al nostro viaggio.
Il segno del gemellaggio tra gli Oratori
della Val del Riso e Bianco-Pardesca
posto ai piedi del quadro
della Madonna di Pugliano a Bianco
Siamo tornati a casa con il cuore pieno di gratitudine, consapevoli che questo gemellaggio è stato solo l’inizio di un cammino più ampio.
Non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma siamo certi che ha aperto nuove porte e creato legami che continueranno a crescere nel tempo.
La fiducia e la positività che abbiamo coltivato durante questa esperienza ci danno la certezza che il futuro è pieno di possibilità.
Questo viaggio era necessario, non solo per incontrare nuove persone, ma per metterci in gioco, per uscire dalle nostre zone di comfort e testimoniare la nostra fede con coraggio e apertura.
Abbiamo scelto di vivere questo gemellaggio con entusiasmo, pronti ad abbracciare l’incertezza e a scoprire dove ci condurrà questo percorso.
Il nostro desiderio di incontrare l’altro, di condividere e di crescere nella fede ci ha spinti a intraprendere questo viaggio.
Ora, torniamo a casa con la consapevolezza che la vera forza sta nell’unione, nella volontà di fare insieme la differenza.
Non sappiamo ancora esattamente cosa ci riserverà il futuro, ma siamo pronti a scoprirlo, con lo stesso entusiasmo e la stessa fiducia che hanno caratterizzato questo gemellaggio.
Perché sappiamo che, insieme, possiamo costruire qualcosa di straordinario.
Questo viaggio è stato il primo passo di un cammino di fede, amicizia e rinascita che continueremo a percorrere, con il cuore aperto e la certezza che, uniti, possiamo superare ogni sfida e costruire un futuro migliore per tutti.