Storie di vita dei nostri seminaristi /2
Racconto della storia di Paweł Wojtala
seminarista monfortano, originario di Dąbrowa Górnicza, diocesi di Sosnowiec (1), Polonia.
Attivista
– In me c’è l’anima di un attivista e di un organizzatore – dice di sé.
La sua attività nella nostra diocesi, prima di entrare neli Monfortani, è stata molto ricca: cerimoniere nella parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli a Dąbrowa Górnicza (2), animatore del Movimento Luce-Vita (3), leader della Diaconia della Danza e della Diaconia della Misericordia.
Collegava diversi incontri a settimana con studi pedagogici.
Importanti divennero gli incontri di Lednica (4) e i pellegrinaggi a Jasna Góra, Częstochowa (5).
E tutto questo con dedizione e profonda vita spirituale segnata dalla devozione mariana.
All’età di 18 anni entrò a far parte della Confraternita di Jasna Góra della Beata Vergine Maria Regina della Corona di Polonia e partecipò regolarmente ai ritiri mariani a Częstochowa.
Molto presto, nel contesto delle sue devozione mariane, scoprì la figura di San Luigi Maria da Montfort.
Non c’è da stupirsi: dopo tutto, le opere di questo santo francese hanno ispirato Giovanni Paolo II, Wyszyński, Kolbe e Blachnicki.
Esperienza di vocazione
Tuttavia, si vedeva come un laico nella Chiesa.
Il giorno di Ognissanti 2018 ho vissuto un’esperienza, eccezionalmente forte e potente:
“Dio mi invitava a servirLo nella vocazione sacerdotale. L’ho sentita come… una collisione con un muro. Non corrispondeva a ciò che mi ero prefissato. Volevo avere una famiglia, pregavo per una buona moglie. Tuttavia non volevo combatterlo. Discernendo la volontà di Dio, decisi che il giorno del mio compleanno sarei andato a Czerna (6) e lì, presso le reliquie di San Raffaele Kalinowski, avrei preso la mia decisione finale. E così è successo: ho detto a Dio “sì”.
E si vede la gioia nei suoi occhi.
È come se, ripensando a quei momenti, fosse certo di aver fatto la cosa giusta.
Andare. Ma dove?
Rispondere alla vocazione sacerdotale non è tutto – bisogna sceglierne il cammino – diocesano o religioso. Un segno provvidenziale si è rivelato essere… un semplice saluto.
“Durante un ritiro a Częstochowa, stavo camminando all’Appello di Jasna Góra (7) quando mi si è avvicinato un padre monfortano familiare che mi ha detto: ‘Paweł, ti stiamo aspettando!’.
Non parlava di entrare in un ordine religioso, non conosceva i miei dilemmi.
Ma poi ho capito che Dio mi stava dando molti segni che portavano a questa congregazione.
Ho deciso di seguire quella voce e il 1° dicembre 2019 ho iniziato la mia formazione religiosa prima a Częstochowa e poi in Italia.
È stato un riposo da tutto ciò che facevo in diocesi, e allo stesso tempo un momento per concentrarmi sul mio rapporto con Dio e sviluppare la mia vita di preghiera – più di due anni di ritiro.
Ora, dopo i primi voti religiosi dell’11 settembre 2022, mentre mi sto preparando ai voti perpetui e al sacramento dell’ordinazione, mi sento gioioso e realizzato, anche se ho ancora molta strada da fare”.
E condivide la sua gioia e la sua esperienza della ricchezza della Chiesa e dei suoi carismi sia nelle conversazioni personali che nell’evangelizzazione virtuale, utilizzando avidamente i social media e pubblicando lì materiali ispiratori.
Attualmente Pawel si trova nel seminario di Roma dove si stanno formando con altri 7 seminaristi, di cui 6 polacchi.
Altri cinque giovani polacchi si stanno preparando ai primi voti: un vero e proprio boom vocazionale di cui egli fa parte.
NOTE
(1) La diocesi di Sosnowiec è la più piccola diocesi territoriale della Polonia.
(2) Il santuario diocesano a Dąbrowa Górnicza è famoso per essere la chiesa mariana più antica della Polonia con il titolo di basilica minore.
(3) Un movimento ecclesiale cattolico fondato dal Venerato Servo di Dio Don Francesco Blachnicki.
(4) L’Incontro Nazionale della Gioventù LEDNICA 2000 è il più grande incontro annuale della gioventù cattolica polacca e straniera.
(5) Monastero di Jasna Góra (La Chiara Montagna) a Częstochowa, dove si venera l’icona della Madonna Nera. Questo luogo è chiamato la capitale spirituale della Polonia. I monfortani sono presenti a Częstochowa dal 2016 e gestiscono una casa di pellegrini con la possibilità di pernottamento.
(6) Czerna è un santuario mariano dei Carmelitani con la tomba di San Raffaele Kalinowski, patrono della diocesi di Sosnowiec, che decise di entrare nell’ordine religioso solo all’età di 42 anni, quindi è una persona che simboleggia una vocazione tardiva.
(7) La tradizione polacca della preghiera mariana ogni giorno alle ore 21 in collegamento con il santuario nazionale della Madonna Nera a Jasna Góra a Częstochowa.