Per vivere il GIUBILEO
Notizie e indicazioni per l’Anno Santo 2025 /8° parte
In sintonia con l’anno giubilare, la Domenica della Parola di quest’anno ci permette di riflettere sul tema del giubileo, quale emerge dalla Bibbia.
«L’idea originaria e la celebrazione odierna del “giubileo” – spiega S.Ec. Mons. Giuseppe Baturi nella Introduzione al sussidio proprio della Domenica della Parola – trovano il loro fondamento nella Sacra Scrittura».
Infatti dai testi dell’Antico Testamento, come il libro del Levitico, sino alla predicazione di Gesù, il tema del giubileo attraversa la Scrittura quale sinonimo di libertà.
In quest’ottica – continua Mons. Baturi – «l’anno di grazia del Signore (cfr. Lc 4,19; Is 61,2) è un tempo speciale, in cui porre gesti concreti di speranza per un futuro nuovo, rispettoso della dignità di tutte le creature di Dio, affrancato dalla schiavitù delle cose materiali e aperto al trascendente».
Nell’Antico Testamento il termine ebraico jobel (da cui giubileo) indica in prima battuta il corno d’ariete, usato come una tromba per richiamare il popolo d’Israele e dare avvio ad alcuni eventi religiosi particolarmente importanti.
Non a caso, compare per la prima volta nella Bibbia nel contesto solenne della rivelazione di Dio sul monte Sinai: «Solo quando suonerà il corno, essi potranno salire sul monte» (Es 19,13).
Il suono del corno segna anche l’inizio dell’anno giubilare.
Per questo nel libro del Levitico lo stesso termine jobel indica il giubileo, da celebrare con cadenza esatta ogni cinquant’anni.
Anche in questo caso, come spesso accade nell’Antico Testamento, la legge ha un valore pedagogico.
Spero nella Tua parola
Il 26 gennaio 2025 si celebrerà la sesta Domenica della Parola di Dio, giornata istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019 per ricordare l’importanza delle Sacre Scritture.
Il motto di questa edizione è ripreso dai Salmi: “Spero nella Tua parola”.
Il Papa presiederà la celebrazione della Messa nella Basilica di San Pietro in Vaticano alle ore 9.30.
Al termine della liturgia consegnerà ai presenti il Vangelo di Luca, nell’intenzione, ormai divenuta tradizione, di diffondere la Parola di Dio in modo tangibile.
Nel corso della celebrazione il Papa conferirà il ministero del Lettorato a quaranta fedeli laici, uomini e donne, provenienti da diverse nazioni: a ciascuno di loro, secondo il rito, sarà consegnata una copia della Bibbia Nova Vulgata.
Quindi in questo anno di Giubileo, la Domenica della Parola di Dio è un’occasione importante per i cristiani di rinnovare il proprio impegno nella lettura e meditazione della Bibbia, come strumento fondamentale per la crescita nella fede e nella vita spirituale nonché strumento di speranza per i fedeli di tutto il mondo.
Sollecitiamo allora le nostre comunità parrocchiali della Val del Riso perché cresca anche la partecipazione al momento settimanale specificamente dedicato alla Parola di Dio, che è la LECTIO DIVINA.
Ricordiamo che proprio per questo è stato scelto di programmare alternativamente in tutte le parrocchie l’incontro ogni quindi giorni, il giovedì alle 20,30 (si veda il programma settimanale).
Portare la Parola “in tasca” e nel telefonino
Terminata la domenica occorre ricordare che la Parola di Dio non cessa di operare nei nostri cuori, quindi è opportuno avviare programmi formativi (ad esempio: lectio divina settimanale…..), al fine di favorire l’incontro continuo, personale e comunitario, con essa.
Papa Francesco suggerisce: «Abbiate l’abitudine di portare sempre un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per poterlo leggere durante la giornata».
Ci sono diversi edizioni del Vangelo, in volumetti agili, tascabili, che facilmente stanno nelle nostre borse o zaini e che possiamo portare sempre con noi.
Inoltre, ogni giorno, si possono facilmente ascoltare le letture della Messa nel telefonino, usando la nuova applicazione gratuita “Pregate, Pregate” per consultarle in qualsiasi momento.