Buona Settimana Santa … per seminare speranza in un mondo segnato da odio e morte

Carissimi,
siamo giunti al centro dell’anno liturgico: il triduo del Signore morto e risorto per noi, centro della nostra fede.

Dopo aver superato le vicende dolorose degli anni scorsi, con le preoccupazioni e angosce e la perdita di tante sorelle e
fratelli, la Pasqua ci raggiunge in un tempo denso ancora una volta di dolore e di preoccupazione, a causa delle guerre in atto in Ucraina, a Gaza, alle porte dell’Europa e in circa altre 60 parti del mondo.

Ci sentiamo impotenti a fermare questa follia, che sembra aver imboccato una strada senza uscita.

 

Credo però che qualcosa possiamo fare.

Innanzitutto siamo chiamati ad aprire gli occhi su ciò che accade continuamente nel mondo, ma normalmente evitiamo di guardare: quante guerre dimenticate – della Siria, ad esempio, non si parla più … –, quante ingiustizie, violenze, oppressioni, persecuzioni, in paesi lontani, ma anche nelle nostre città!

L’umanità desidera vivere nella giustizia, in armonia e pace, e tanti grandi uomini hanno dedicato la vita per avvicinarsi a questo obiettivo, eppure nel mondo sembra sempre prevalere il male.

Tutto questo riflette le contraddizioni che ci portiamo dentro: al desiderio di fraternità si affiancano il desiderio di autoaffermazione, il pregiudizio e la diffidenza, la difficoltà a perdonare, la preoccupazione eccessiva per se stessi, l’amore per gli altri imbrigliato da una lunga serie di se e ma …

 

Andiamo con gioia incontro all’annuncio pasquale:
“il Signore è risorto,
la vita ha vinto la morte,
l’amore ha vinto il male,
lo Spirito Santo ci è stato donato!”

 

Per questo possiamo essere il germe di un mondo nuovo, che, come il granello di senape, cresce piano piano, in maniera poco appariscente, ma certamente cresce ed arriverà alla pienezza.

Mettiamo in atto nelle nostre case, nei nostri paesi un processo di riconciliazione, di superamento di ciò che ci divide per preferire ciò che unisce

 

Possiamo essere seminatori di speranza.

L’altra grande risposta che possiamo dare a queste guerre è la solidarietà concreta ai poveri, ai profughi: accoglienza, aiuto in denaro o in beni di volta in volta richiesti, tempo donato …

Non tiriamoci indietro, ognuno può fare qualcosa!

Buona Pasqua: che la pace del Signore risorto invada i nostri cuori, faccia crescere la fraternità fra gli uomini, spenga ogni violenza e ogni guerra nel mondo.

Infine, mentre auguriamo buona settimana santa a tutti, auguriamo di riscoprire “Un rapporto autentico con Dio e con i fratelli”.

Per questo, mentre vi invitiamo a seguire i riti della settimana santa (processioni comprese), ricordiamo che possono produrre frutto nelle nostre vite solo se vissute nella fede e a partire dalla nostra vocazioni di battezzati.

Per questo riscopriamo il Sacramento del Perdono, la partecipazione all’Eucaristia; se mancasse questo presupposto tutto si ridurrebbe a mettere in scena “tradizioni” nostre (non di Dio) dal forte impatto sociologico ma che nulla avrebbero a che vedere con la Pasqua di Gesù.

 

Buona settimana santa a tutti, vissuta nell’autenticità del rapporto con Dio e con i fratelli.

p. Angelo, Francesco, Aldo.