Unità pastorale

31 ottobre 2013

Allargare i confini di una comunità, farla diventare più grande, non è solo una questione di chiese e oratori, locali che si possono usare, non è solo il numero dei preti (che un po’, è vero, diminuisce). È proprio il volto della Chiesa che cambia, che si adatta, come spiega monsignor Lino Casati, vicario episcopale per le unità pastorali, alla vita e alla cultura contemporanea, costruendo sulle fondamenta già poste dal Concilio. Nella nostra diocesi l’anno prossimo dovrebbero essere formalizzate sei nuove unità pastorali.

«È una prospettiva che parte da lontano – dice – se ne parla in tutta la Chiesa italiana, e non solo qui da noi. Le prime ipotesi si facevano già vent’anni fa, anche se il lavoro sul campo qui è iniziato con forza nel 2008, quando sono state costituite tre unità pastorali: in Val di Scalve, nella Bassa Val Serina e in Valle del Riso. Sono l’espressione di una figura di parrocchia sulla quale il sinodo aveva ragionato: aperta, con una spiccata dimensione missionaria, sensibile alla cultura che cambia e alla modalità delle persone, pronta ad attivare collaborazioni su aree critiche come l’area giovanile e scolastica, il lavoro, le principali questioni sociali e parrocchiali».

Estratto da http://www.santalessandro.org

 

Nasce così nel 2013 l’Unità Pastorale della Val del Riso e vi afferiscono:

  • Parrocchia di S. Antonio Abate loc. Cantoni d’Oneta con sede in Oneta
  • Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo loc. Chignolo d’Oneta con sede in Oneta
  • Parrocchia di S. Martino Vescovo con sede in Gorno
  • Parrocchia di S. Maria Assunta con sede in Oneta

Inizia così un interessante percorso comunitario ove è condivisa una omogeneità di fondo nell’impostazione della catechesi, nello stile liturgico, una stretta collaborazione fra i le diverse parrocchie e nuove sinergie.

 

 

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